Da tessuti che si illuminano o replicano tweet, a borse su cui compaiono scritte scorrevoli comandate da smartphone, fino a capi talmente interattivi che sono in grado di inviare un abbraccio a centinaia di miglia. È la nuova frontiera della moda che si abbina alla tecnologia e di cui la CuteCircuit ne ha fatto il suo core business, realizzando abiti innovativi e vendendoli in tutto il mondo.
L’azienda ha sede a Londra, ma è stata fondata dalla stilista italiana Francesca Rosella e l’americano Ryan Getz. Insieme hanno disegnato capi che sembrano fantascientifici.
La loro Hug T-Shirt (la maglietta degli abbracci) è stata premiata come una delle migliori invenzioni dell’anno da Time Magazine. Ma com’è fatta?
La maglietta degli abbracci ha dei sensori che registrano il punto in cui si tocca la maglia e la durata del tocco, questi dati vengono poi inviati tramite un’applicazione e attivano i sensori di un’altra maglietta. Chi indossa la T-Shirt ricevente avrà la sensazione di essere toccato. “E così” – dice Francesca Rossella a rainews.it – “posso inviare una pacca sulla spalla alla mia migliore amica anche se sta dall’altra parte del mondo”.
“L’idea è quella di creare tecnologie indossabili ma anche sostenibili“, ha affermato Francesca in un’intervista.
Originaria dell’Italia, Francesca Rosella ha studiato architettura ma ha sempre desiderato lavorare nella moda, convinta che unire moda e tecnologia sarebbe stato il futuro. Così ha frequentato l’Interaction Design Institute Ivrea in Italia, dove ha conosciuto il socio Ryan.
Insieme oggi realizzano capi futuristici ma anche sostenibili e “anti spreco”.
Loro l’idea del vestito da 24 mila microled, il Galaxy Dress, realizzato nel 2009 in occasione dell’esposizione Fast forward, inventing the future del Museo della Scienza e dell’Industria di Chicago. Un vestito interamente dotato di luci a LED cucite a mano in sei mesi di lavoro. E proprio questo successo porta Ryan e Francesca a creare il brand CuteCircuit basato su abiti dotati di trame a LED collegate ad un’applicazione per iPhone che permette di controllare a distanza l’illuminazione per realizzare giochi di luce e colori.
La loro innovativa invenzione dei vestiti con luci a LED è stata protagonista di eventi internazionali come il Met Gala del 2010: la cantante regina del pop Katy Perry è stata affascinata dall’opera della coppia di stilisti e ha richiesto un vestito su misura per lei, realizzato in soli tre giorni.
I due designer hanno unito anche la tecnologia social agli abiti, come nel caso del Twitter dress indossato dalla cantante Nicole Scherzinger per il lancio della rete mobile 4G di una compagnia inglese di telefonia: un vestito di chiffon, swaroski e LED in grado di ricevere e mostrare tweets in tempo reale grazie all’uso dell’hashtag #tweetthedress.
Per non parlare del tailleur da ufficio che si trasforma in abito per la serata allungandosi con il passare delle ore e una borsa ‘parlante’ che sempre attraverso smartphone permette di far comparire sulla pochette frasi che descrivono l’umore.
I vestiti oltre ad essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico sono anche sostenibili e “anti-spreco” grazie alle possibilità di trasformazione di ogni capo tramite diverse luci e colori.
credits: asyoulight
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