Quando si parla di costruzioni stampate 3D, spesso ci si concentra sui materiali in calcestruzzo o in cemento, utilizzati per costruire pareti e strutture robuste. In realtà ci sono altri materiali da costruzione che possono beneficiare di processi di produzione additivi; ce lo ricorda il team Laboratorio di Fabbricazione robotica di architettura dell’Università di Hong Kong. Questo gruppo di studenti ha recentemente creato un fantastico padiglione realizzato con mattoni in terracotta stampati in 3D. L’imponente struttura, chiamata “CeramicINformation Pavilion”, è attualmente esposta alla Biennale di Urbanistica / Architettura (UABB) di Bi-City a Shenzhen, in Cina.
La terracotta, materiale versatile a base di argilla, ha una lunga storia nel settore delle costruzioni in tutto il mondo. In Cina, il materiale di terracotta veniva usato per produrre tetti imperiali cinesi con decorazioni complesse, e in altri paesi è comunemente usato per creare tegole e muri.
Nel recente progetto di HKU, il team ha esplorato la possibilità di stampare in 3D mattoni in terracotta per costruire strutture innovative. Nel padiglione attualmente in mostra presso l’UABB, sono stati necessari circa 1,5 milioni di linee di codice.
Questa non è la prima volta che vediamo la terracotta stampata in 3D: lo stesso laboratorio cinese a settembre 2017 aveva già presentato un padiglione architettonico realizzato con la stessa tecnologia. Il progetto, intitolato “Ceramic Constellation Pavilion“, consisteva in oltre 2.000 mattoni in terracotta stampati in 3D.
“Attraverso questo progetto vogliamo esplorare il processo di costruzione e cercare di trovare un adeguato livello di automazione adatto alle economie e alle possibilitù tecnologiche emergenti“, hanno affermato Christian J. Lange e Donn Holohan, due dei leader del progetto. “Ognuno dei circa 1.000 componenti che compongono la struttura sperimentale è unico e diverso dall’altro e ha una relazione specifica con gli elementi vicini. Questo approccio ha permesso di realizzare la complessa costruzione utilizzando manodopera non qualificata, in un breve periodo, senza la necessità di disegni architettonici tipici.”.
Sono stati necessari 20 giorni per stampare in 3D i mattoni di terracotta per il padiglione, che sono stati poi trasportati a Shenzhen e assemblati con cura in loco. L’imponente struttura, che misura circa tre metri quadrati, sarà esposta all’UABB fino al 15 marzo 2018.
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