Cosa s’intende per “rivoluzione culturale dei makers”? Con quali strumenti si fa? E soprattutto, quali opportunità offre? Se ne parlerà domani 19 settembre alle ore 11:00, presso l’Università degli Studi di Salerno, in occasione del 50mo Congresso Nazionale dell’Aica.
Il Mediterranean FabLab sarà presente alla sessione “Fab Lab: la nuova bottega rinascimentale”, attraverso l’intervento del suo promotore Amleto Picerno Ceraso. La sessione è dedicata ai “makers” e alle esperienze nate intorno ai Fab Lab, i laboratori 2.0 aperti a chiunque desideri co-progettare e realizzare oggetti, grazie alla disponibilità di tecnologie, tradizionali e digitali, a basso costo. Le botteghe artigianali del 3° millennio, ormai si stanno diffondendo rapidamente anche nel nostro Paese, dove imprenditori, artigiani digitali e semplici appassionati che hanno preso sul serio il mondo delle stampanti 3D inaugurando un nuovo paradigma produttivo basato sulla condivisione e l’accesso. Un fenomeno che può generare impresa, posti di lavoro, nuova competitività, come sarà testimoniato dall’esperienza del Fab Lab di Cava de’ Tirreni, Torino e Napoli.
Amleto Picerno Ceraso domani racconterà il Mediterranean FabLab a un anno dalla sua apertura, delineando la direzione che il laboratorio di Cava de’ Tirreni sta prendendo, le opportunità che sta creando e gli obiettivi che si è posto, tra i quali quello di dar vita ad un ecosistema all’interno del quale il Fab Lab può avere un ruolo produttivo, oltre che creativo, in un’ottica di cooperazione e di generazione di conoscenza aperta e accessibile.
Tra i relatori, Riccardo Luna, giornalista e autore di “Cambiamo Tutto, la rivoluzione degli innovatori”. Introduce e coordina Juan Carlos De Martin, professore di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, dove ha co-fondato e co-dirige il Centro Nexa su Internet e Società.
L’obiettivo primario del cinquantesimo Convegno AICA, dal titolo “Frontiere Digitali: dal Digital Divide alla Smart Society”, sta nel fare il punto sull’attuazione dell’Agenda Digitale nel Bel Paese e a tracciare gli scenari della sempre più compiuta commistione tra tecnologie e realtà quotidiana.
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