Si chiamano Nike Zoom Superfly Elite e sono le nuove scarpe che moltissimi velocisti indosseranno in gara a Rio 2016, il cui sviluppo è stato realizzato grazie all’impiego della stampa 3D.
Sebbene la versione finale del nuovo modello destinato ai velocisti sarà realizzata con tecniche produttive tradizionali, l’apporto delle nuove tecnologie di fabbricazione digitale è stato fondamentale nello studio del rimbalzo della suola sulla pista, al fine di realizzare una suola più efficace nell’aumentare le prestazioni – soprattutto in termini di velocità – degli atleti.
La nuova scarpa firmata Nike, esordirà ai piedi di tantissimi atleti, compresa Shelly-Ann Fraser-Pryce, l’atleta giamaicana favorita per l’oro nei 100 metri femminili. Grazie alla stampa 3D è stata possibile un’importante fase di prototipizzazione che ha consentito di creare rapidamente e a basso costo, innumerevoli varianti per testare le prestazioni della scarpa.
La soluzione innovativa individuata dal team di ricerca, non prevede più le punte avvitabili tipiche dei modelli tradizionali, ma punte fisse, integrate nella struttura stessa della scarpa. In questo modo, il piede avrebbe una stabilità maggiore sul terreno, che si traduce in una migliore ergonomia ed una velocità più elevata.
Shane Kohatsu, Nike innovation design director ha affermato: “Per noi in questo momento, la stampa 3D serve per accelerare lo sviluppo di un progetto, il processo di innovazione. Perciò impiegheremo la stampa 3D in ciò che sa fare meglio, accelerare la fase di prototipizzazione”.
fonte: http://www.tomshw.it/
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