RE-LIFE. Design e riflessioni progettuali al tempo della pandemia.
Nove scenari progettuali per immaginare convivenze possibili con il Covid-19.
L’attitudine all’innovazione e alla ricerca pone, in questo periodo storico, designer ed architetti di fronte al tema dell’emergenza, ambito quanto mai urgente e sfidante.
Le necessità espresse dal settore sanitario, messo alla prova dal crescente numero di casi e di situazioni da fronteggiare, ha fatto emergere in questi mesi una gamma di idee e soluzioni interessanti, creative e dotate di differenti gradi di fattibilità. Alcune di queste si sono rivelate utilissime, altre hanno contribuito alla diffusione di dispositivi personali di contenimento del virus. Ognuna di esse è stata senz’altro un prezioso spunto per ulteriori approfondimenti.
Se volgiamo lo sguardo verso quegli ambiti non prettamente sanitari che si apprestano alla riapertura indicata dalla Fase 2, e che si allargano a settori della vita quotidiana come il turismo, la ristorazione, i trasporti, il lavoro delle imprese, la vita sociale, etc., ci accorgiamo che l’emergenza dovuta alla diffusione del Covid 19 ci spinge verso un ripensamento totale delle nostre comuni abitudini.
In questi giorni ci si interroga sul futuro del lavoro e sulle modalità più sicure da adottare in diversi ambienti e contesti, così come si pensa alla possibilità di fruizione di spazi e di esperienze dove la prassi del distanziamento sociale possa non impedire del tutto le esigenze sociali, lavorative ed economiche della popolazione.
È in questo senso che si orientano le proposte a cui la Medaarch ha lavorato nell’ultimo periodo: non progetti compiuti, ma piuttosto riflessioni sul tema. Riflessioni che, proprio perché realizzate da designer, non possono che essere espresse come idee progettuali, suggestioni che tentano di indagare possibili strade in risposta all’emergenza.
Proprio in quanto attività d’indagine, il design si pone, in questo caso, come azione che non vuole fornire necessariamente una soluzione ma piuttosto stimolare una riflessione comune su possibili scenari che potremmo trovarci a vivere e che potrebbero, in maniera differente, adattarsi alle nostre esigenze e ai nostri gusti.
In questa sessione vi proporremo suggestioni progettuali elaborate da diversi designer che si sono confrontati su temi e scale diverse. Lo facciamo coscienti che i mutamenti che ci attendono saranno profondi e impattanti, ma con la speranza che possano essere più consapevoli e condivisi.
L’intento è quello di contribuire alla realizzazione di un immaginario collettivo di soluzioni immediate – dal design all’architettura, dallo svago agli spazi per l’educazione – che possano, in qualche modo, rafforzare le scelte per la costruzione del futuro che ci attende.
Di seguito una rapida carrellata dei temi su cui abbiamo lavorato, che troverete approfonditi nelle rispettive sezioni.
Bubble Shell: sistema anti-droplet per studi dentistici
Che la riapertura avvenga in maniera controllata e con precisi dispositivi di sicurezza è ormai un dato certo. Nodo non semplice da sciogliere è, invece, la modalità di ripartenza per quelle attività che per loro natura non possono godere del distanziamento sociale. Gli studi dentistici rientrano tra questi ed è a loro che il design di Bubble Shell si rivolge, immaginando una cabina che possa permettere ai dentisti di operare in differenti posizioni ma protetti da uno schermo trasparente.
La cabina è dotata di un sistema di aspirazione per contenere l’espansione del droplet ed è fornita di calotta sferica movibile, in modo da seguire meglio le posture dei medici.
UVette: lo svuotatasche sterilizzante
Di differente natura è, invece, la riflessione che ha portato alla definizione di UVette, una soluzione versatile che fa da svuotatasche, sterilizzatore e lampada. Utile soprattutto negli ambienti domestici, la particolare luce Ultravioletta emessa da UVette risolve il problema della sterilizzazione dei comuni accessori che ogni giorno portiamo con noi e che inevitabilmente sono in cima alla classifica degli oggetti potenzialmente più contagiosi.
Cradle Chair: la seduta per il trasporto che fa da visore e aspiratore
Sul tema della protezione individuale, specialmente in luoghi affollati come quello dei Treni potrebbe essere interessante testare la Cradle Chair, una seduta con schermo trasparente che permette la videoproiezione di contenuti e informazioni per rendere il nostro viaggio meno monotono e più confortevole. La postazione contiene al suo interno un sistema di aspirazione dell’aria per contenere il movimento del droplet ed è fornita di casse e guardaroba. La stessa soluzione di design è stata immaginata per incontri o colazioni di lavoro ad un tavolo, dove il distanziamento sociale sarebbe ancora obbligatorio.
Cradle Chair Cover: la calotta per le sedute, dotata di schermo protettivo
Simile alla precedente riflessione è la Cradle Chair Cover idea che si presta bene nell’adattarsi ad un arredo pre-esistente pur cercando di trovare un compromesso tra spazio, visibilità e necessità di immaginare una nuova convivialità.
Deco Eggs: la struttura gonfiabile per la decontaminazione
Per i luoghi di lavoro pubblici o privati dove si ha la necessità di controllare il flusso d’ingressi, potrebbe essere utile una soluzione come DecoEggs, una camera di decontaminazione che offre un ambiente più intimo per i primi controlli di rito e le buone norme di sanificazione della propria persona. La cabina gonfiabile, facile da rimuovere e dotata di un sistema di ventilazione e oscuramento delle pareti trasparenti, è fornita di una lunetta di aggancio che permette di articolare un vero e proprio percorso “bianco” con accessi e uscite controllate.
Dome Table: il sistema condizionato e anti-droplet per la ristorazione
Molto spinoso da affrontare è il tema della ristorazione. Sia in virtù delle vicende accadute nei ristoranti in Cina, identificati come possibili luoghi di contaminazione per la presenza di sistemi di aria forzata, sia per la tradizione culinaria e conviviale con cui si consuma il cibo nel nostro paese, Dome Table vuole offrire la possibilità di consumare un pasto con i propri affetti, senza filtri tra i commensali e senza pericolo per gli altri avventori.
Immaginato con una struttura che permette l’aggancio al soffitto, Dome Table è dotato di un sistema di aspirazione e di luci proprio, inoltre può essere richiuso su se stesso, compattando lo spazio, in casi di necessità.
Co|Shield: il sistema per servire ai tavoli in sicurezza
Ancora sullo stesso tema, si sofferma la riflessione portata avanti da CO-Shield, un vassoio allungabile all’occorrenza dal personale di bar e tavole calde. Il sistema consente di poter tenere una distanza di un metro dalle persone servite, ma implica la necessaria collaborazione del cliente che deve allungare la mano per afferrare bicchieri e piatti.
Money Gloves: il sistema di manipolazione sicuro per contanti o oggetti contaminati
E, alla fine, arriva per tutti il momento del conto. Pur auspicando una graduale diminuzione dei contanti, molti esercizi commerciali e caffetterie accettano normalmente moneta. Per agevolare l’utilizzo e il consumo di guanti e dispositivi simili, Money Gloves ipotizza un sistema dedicato di manipolazione del contante, pratica che di per sé è fonte di scambio di microbi e batteri.
Hull Beach: il gioco gonfiabile per garantire il distanziamento sociale a mare
Infine anche noi ci siamo voluti confrontare con il difficilissimo tema della spiaggia, tanto discusso in questi giorni. Lo abbiamo fatto, però, immaginando non una soluzione per la spiaggia, quanto piuttosto un’idea per poter godere del mare in sicurezza. Hull Beach è infatti un gioco, una soluzione mista tra un gonfiabile per bambini e punto d’ombra per genitori.
Project by Medaarch.
Design Team:
Giuseppe Luciano
Roberta Truono
Laura Marsillo
Graziamaria Cozzolino
Stefano Bucci
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