Il 9 e 10 aprile scorsi alla nostra CALL “School for Emergency Covid-19” hanno risposto con entusiasmo più di 70 scuole, tra professori e studenti, che si sono cimentati nella 2 giorni di DAD dedicata alla modellazione tridimensionale e alla stampa 3D di Valvole Charlotte. Non possiamo che essere felici di sapere che l’esperienza è stata così coinvolgente a tal punto che i partecipanti continuano ad oggi a lavorare per realizzare delle valvole da distribuire al territorio, comunità sanitaria in primis. Degna di nota è l’esperienza dell’ITIS M.T Cicerone di Sala Consilina, raccontata dal prof. Antonio Anzalone, il quale ha risposto con entusiasmo alla nostra chiamata alle armi, coinvolgendo anche quattro volenterosi studenti.
Ecco l’esperienza dell’ITIS M.T.Cicerone raccontata dai suoi protagonisti.
Appena sono stato contattato per la partecipazione ai 2 webinar, ho subito risposto con entusiasmo chiedendo se potessero aggiungersi anche allievi dell’ITIS. Nonostante non possegga grandi competenze in Digital Fabrication, ho colto al volo questa opportunità non solo per la finalità ma anche per muovere i primi passi in questo settore. Le mie aspettative sono state completamente soddisfatte, grazie alle competenze e alla capacità d’insegnamento dell’arch. Amleto Picerno Ceraso. L’obiettivo del corso è stato pienamente raggiunto, in quanto è stato mostrato passo per passo come si realizza una valvola Charlotte e quali migliorie sono state apportate per garantire la salute del paziente. Ci è stato fornito il file iniziale della Valvola, a cui abbiamo aggiunto le varie componenti durante le due lezioni. Inoltre, ci è stato fornito anche il file finale per la stampa, da confrontare con i prototipi modellati in 3D da noi.
Al termine dei webinar i quattro allievi dell’ITIS( Gianluca D’Alessio, Antonio Molinari, Donato Tulimieri e Michele Granata) hanno cominciato subito a produrre le prime valvole, utilizzando le stampanti 3D in loro possesso. Le valvole che realizziamo vengono distribuite agli ospedali del Vallo di Diano, della Campania e delle altre zone d’Italia.
Io e i miei studenti non possiamo far altro che ringraziare la Medaarch per questa opportunità e per averci trasmesso le conoscenze tecniche necessarie per apportare un piccolo ma importante contributo.
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