Uno spazio comune per mettere in contatto la capacità di innovare di una vasta community di esperti con le necessità stringenti di medici, infermieri e operatori sanitari. Ecco l’essenza di TechforCare, una piattaforma open source, alla quale abbiamo contribuito attivamente.
Vi raccontiamo come!
Ma andiamo con ordine. TechforCare nasce su iniziativa di I-Rim, l’Istituto per la Robotica e le Macchine Intelligenti che riunisce la ricerca accademica più visionaria e l’industria più aperta alle tecnologie avanzate e Maker Faire Rome- The European Edition.
Noi di Medaarch abbiamo contribuito alla stesura dell’architettura della piattaforma, insieme a Enrico Bassi di fablab di Milano Opendot, Paolo Mirabelli di Graphid3a e tanti altri volenterosi innovatori.
“La piattaforma non vuole assolutamente sostituirsi alle normali prassi attraverso le quali la Sanità pubblica sceglie e si approvvigiona dei dispositivi medicali, ma vuole essere un supporto e uno stimolo affinché la capacità di innovazione insita nei ricercatori, professionisti e makers italiani, possa essere realmente d’aiuto in momenti di emergenza come questi.“, afferma Amleto Picerno Ceraso.
TechforCare vuole offrire soluzioni concrete e verificate ai tanti problemi reali che hanno necessità di essere risolti in tempi brevi e con alte performance. Un hub, in stile open innovation, in costante ricerca di nuove idee per allargare il numero di progetti offerti e tracciare nuovi modelli di produzione e cooperazione sociale.
La piattaforma, dunque, conterrà una selezione di risorse, tecnologie, macchine intelligenti e robot per contrastare la pandemia da Covid-19 e contenere i suoi effetti pesanti sulle strutture sanitarie oggi e ovunque servano. I progetti saranno accessibili e disponibili a tutti: gli operatori sanitari potranno segnalare le loro esigenze; i maker, gli sviluppatori e gli ingegneri, i professori, i centri di ricerca che vorranno contribuire potranno caricare i progetti e sarà poi possibile, grazie alla piattaforma, realizzare il matchmaking con i fablab e i produttori nei diversi territori per la realizzazione dei prototipi e la successiva stampa e produzione. Il tutto all’insegna della sussidiarietà.
Ora serve organizzare, coordinare e condividere progetti e prototipi. Questo l’obiettivo principale della piattaforma.
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